La nuova carta dei vini

Tante etichette “firmate” Fior fiore e Assieme per grandi e piccoli momenti speciali

Prodotto Coop Consigli Consumo 06 novembre 2023

Quando si parla di vini è sempre questione di etichetta: ciò che c’è scritto è importante, fissa i parametri per le “regole d’ingaggio”. Se appare centrale il nome del vino accompagnato dalla denominazione di origine (Doc o Docg) e dalle eventuali caratteristiche aggiuntive (riserva o biologico, ad esempio), di lato ospita una raffinata illustrazione disegnata a mano del territorio da cui proviene e di cui esprime l’identità, e in fondo, come sigillo, la cantina del produttore firma il vino e ne assicura la qualità, vuol dire che abbiamo davanti uno dei 38 vini della collezione Fior fiore.

Cioè prestigiose etichette italiane ed estere, scelte in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier, di cui Coop garantisce la tracciabilità della filiera, certificata sino alle aziende agricole produttrici delle uve. Nel retro della bottiglia un QR code rimanda a un racconto del vino sul sito www.coop.it: origine, uvaggi, tecniche di vinificazione e affinamento, abbinamenti consigliati e degustazione guidata… Tutto quel che serve sapere per gioire appieno della piacevole discesa nell’esofago di questi grandi vini, anche in base all’occasione e al menù.

L'etichetta prescrive

Dai grandi rossi piemontesi ai rinomati toscani, dagli aromatici trentini agli intensi siciliani: quello firmato Fior fiore è un viaggio tra grandi cantine e uve pregiate, etichetta dopo etichetta, riconoscibile a prima vista per comporre una “cantina” sempre più fornita.

Dietro un’etichetta bianca, si staglia il giallo paglierino lucente degli 11 vini bianchi – di cui 6 novità – dal fruttato all’aromatico, dal fresco al vanigliato, tutti Doc e Docg da 8 regioni italiane tra le più vocate. Un elegante color tortora annuncia i rossi, corposi o beverini, invecchiati o giovani, 12 Doc e Docg da 9 regioni italiane, di cui 5 nuovi arrivati. Spiccano tra tutti per la capsula dorata, l’etichetta nera e il cartiglio che racconta il vino, la sua indole e gli abbinamenti consigliati, i grandi rossi, che hanno reso celebre il vino italiano nel mondo, tutti e 6 (di cui 2 nuovi) restituiscono a “eccellente” il suo senso originario. Una raffinata sfumatura di rosa indica che quella è la bottiglia del rosato della collezione, il Salice Salentino Dop Negroamaro Rosato, mentre l’etichetta color visone, intensa e “caramellata”, avvolge i vini da dessert: il nuovo Marsala e il Malvasia delle Lipari Doc Passito.

Stessi colori per i 6 vini esteri, bianchi, rossi, grandi rossi, rosati e dessert, dai nomi arcinoti: dalla Germania l’equilibrato e sapido Mosel Riesling Trocken, dalla Francia il fruttato Chablis, il corposo e aromatico Alsace Gewürztraminer, il tenue e profumato Côtes de Provence, l’elegante Saint-Émilion Bordeaux e, a fine pasto, (ma i più spericolati, oltre che al dolce, lo abbinano alla raclette con il formaggio omonimo fuso) il morbido e sinuoso Sauternes.


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Visione d'Assieme

Si chiama Assieme, invece, la linea di vini tipici del territorio a un prezzo accessibile, solo da cantine cooperative di 13 regioni italiane. Sono 28 – di cui ben 12 novità – tra bianchi e rossi, fermi e frizzanti, rosati e da dessert, e altrettante sfumature di colore dell’etichetta che ne esprimono la personalità. Un’etichetta che riassume anche l’etica: sotto Assieme, e legate indissolubilmente al logo, le parole terra, lavoro, piacere ci dicono che coltivare la vigna significa conoscere il territorio, prendersene cura e rispettarlo perché le sue caratteristiche trovino espressione nel vino; che produrlo è un’arte antica e insieme una tecnica in evoluzione; che racchiusa nella bottiglia c’è una promessa di convivialità, come le immagini della vigna, della mano dell’uomo e del calice illustrano.

Il tipo di vino è scritto al centro, con l’indicazione di provenienza e certificazione d’origine (Igp, Dop, Igt), sotto la cantina del produttore ci mette la firma, sancendone la qualità. E alla cantina si unisce Coop. Tutto quello che c’è da sapere per gustarlo è scritto sul retro: da dove viene, colore, profumo, sapore, i piatti a cui si abbina meglio e il “manifesto” di Assieme.

Si offrono prima agli occhi, poi al naso e infine alla bocca 8 nuovi bianchi dei 14 in assortimento, da 12 regioni italiane (regione che vai, convivialità che trovi): dal Friuli-Venezia Giulia il Friuli Doc Pinot Grigio, dalla Lombardia l’Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero vinificato in bianco, dal Lazio l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc e il Frascati Doc, dalle Marche il biologico Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc, dalla Puglia il Fiano Puglia Igt, dalla Sardegna il Vermentino di Sardegna Doc, dalla Sicilia il biologico Sicilia Doc Grillo.

Ultimi arrivati tra i 12 rossi (da 10 regioni dello Stivale) il Bonarda dell’Oltrepò Pavese vino frizzante dalla Lombardia, il Chianti Docg dalla Toscana, il biologico Terre di Chieti Igp Rosso dall’Abruzzo e un altro biologico, il Sicilia Doc-Nero d’Avola. Non resta che passare dalla bottiglia, con moderazione, al bicchiere.


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