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Deposizione della croce (prima metà del XVIII sec.)
Un soggetto religioso dipinto da un artista meridionale non ancora identificato
REGIONE
Basilicata
SI E' VOTATO
DAL 1 AL 30 APRILE
L'opera e il suo restauro
Grazie al tuo contributo è in corso il restauro di questa opera d’arte.
Le fasi del restauro in sintesi
- Indagini preliminari a infrarosso, a contrasto
- Consolidamento
- Eliminazione delle crettature e degli eventuali sollevamenti della pellicola pittorica
- Pulitura
- Ritocco pittorico
- Applicazione del protettivo
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Dettagli opera
Storia dell'opera
La tela, opera di artista meridionale non ancora identificato databile alla prima metà del XVIII secolo, raffigura la Deposizione di Cristo dalla Croce. Nella composizione il Cristo, sorretto dalla Vergine Maria e dalla Maddalena, è affiancato, sulla destra, dal ‘discepolo amato’, San Giovanni Evangelista mentre alcuni angeli sorreggono i simboli della Passione. L’opera è collocata nella prima cappella del lato destro della chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, eretta dalla nobile famiglia Noya tra il 1608 e il 1610 e da questa donata all’ordine carmelitano per la fondazione di un convento A seguito dell’Unità d’Italia, l’edificio, a eccezione della chiesa, rimasta sempre aperta al culto, fu incamerato dallo Stato e adibito a Liceo Ginnasio. Tra gli insegnanti, tra il 1882 e il 1884, vi fu Giovanni Pascoli a cui è dedicata la piazzetta antistante il complesso.
Le caratteristiche del restauro in sintesi
L’intervento prevede l’asporto dell’opera dal suo alloggiamento, il rilievo fotografico, anche a luce infrarossa, per la localizzazione delle zone maggiormente degradate delle tele. Si procederà quindi al consolidamento alla pulizia della tela. Con la pulizia saranno rimossi i detriti accumulati nel tempo e sarà asportata l’ossidazione. Successivamente, con l’intervento pittorico, si renderà omogenea la cromatura dei colori, verrà poi applicato un protettivo neutro e rafforzata la struttura che sorregge e contiene l’opera.