Fai lievitare la tua creatività

Parliamo di pasta madre con Antonella Scialdone

Mettere le mani in pasta, preparando un piatto profumato e sano è sempre una grande soddisfazione per chiunque abbia voglia di sperimentare nuove ricette o piatti della tradizione.

Negli ultimi anni, anche a causa dei lockdown e della mancanza sugli scaffali di alcuni prodotti, sempre più persone si sono appassionate all’arte della panificazione e, sicuramente, la pasta madre è stata una tra le più importanti riscoperte nelle cucine di tutti gli italiani!

Sempre più chef e panettieri propongono deliziosi manicaretti, nati dal rinfresco della pasta madre, ma c’è chi se ne occupa da anni: abbiamo incontrato Antonella Scialdone che da tanto tempo propone contenuti e ricette che fanno venire l’acquolina in bocca.

Le abbiamo chiesto di dirci la sua opinione sulla pasta madre essiccata d’Osa Coop, per conoscere i pregi e i vantaggi di questo prodotto Coop tanto amato. Un piccolo spoiler: per l’occasione Antonella ha preparato una ricetta pensata solo per voi con i prodotti Coop!

Sicuramente usare la pasta madre da rinfrescare è da prediligere, ma per chi non ha sempre il tempo di rinfrescare la propria pasta madre, Coop ha pensato di mettere in vendita la pasta madre essiccata d’Osa: quali sono per te altri vantaggi?

Molte mamme, ma anche diversi papà, durante i miei corsi o attraverso i canali social mi espongono il problema della mancanza di tempo o la perplessità di non riuscire a curare come meriterebbe il proprio lievito madre. Ad essere sincera, le mie prime risposte a riguardo erano più intransigenti, dicevo loro che era solo una questione di organizzazione. Col passare del tempo invece mi sono sentita più vicina a quelle persone, essendo io stessa come tutti vittima della mancanza di tempo, così ho capito che dovevo prestare attenzione a questa richiesta.
Per tornare alla domanda il vantaggio di usare la pasta madre essiccata d’Osa è che ognuno a casa può scegliere la farina in base ai propri gusti o esigenze alimentari, in secondo luogo indubbiamente si risparmia tempo in quanto per realizzare il pane occorreranno dalle 3 alle 4 ore totali da quando si impasta a quando esce dal forno.

Quali sono le principali differenze tra la pasta madre da rinfrescare e quella essiccata?

La pasta madre fresca è un bouquet pazzesco composto da tanti ceppi di lieviti, ma anche di batteri lattici, che donano una complessità di sapore e un aroma ineguagliabile. Dal suo utilizzo in un pane ne deriva una fermentazione più lenta del lievito essiccato in cui c’è una predominanza del lievito saccharomyces cerevisiae caratterizzato da un metabolismo e di conseguenza da una fermentazione alcolica, molto più veloce di quella acido-lattica della pasta madre fresca.

Il vantaggio di una lievitazione lenta invece fa sì che il pane oltre ad essere più profumato sia anche molto più digeribile. Con la fermentazione acido-lattica gli enzimi vanno a disgregare lentamente le lunghe catene di cui sono composte le proteine della farina (gliadina e glutenina) scomponendole in composti più semplici e quindi più facilmente smaltibili dall’essere umano.

Sappiamo che hai preparato per i nostri soci una ricetta proprio con la pasta madre essiccata d’Osa Coop, hai voglia di raccontarci tutti i dettagli?

Sono stata curiosa di provare la pasta madre essiccata, confesso tra l’altro che è stata la prima volta per me. I risultati sono buoni e di seguito vi lascio la ricetta che ho utilizzato con una bustina di lievito. Il mio consiglio è quello di provare, quando avete la giornata a disposizione, a ridurre la quantità, per es. metà bustina raddoppiando le ore di lievitazione sentirete voi stessi la differenza e così potrete poi scegliere la metodologia da adottare in base alle vostre giornate. Vi auguro una buona panificazione!

Ricetta pane al farro

450 g di farina di farro Vivi verde
50 g di farina manitoba Coop
320 g di acqua
10 g di miele millefiori Solidal
10 g di sale
1 bustina di pasta madre essiccata Coop

Procedimento In una terrina versate la bustina di lievito con la farina, il miele e una parte di acqua. Cominciate ad impastare e aggiungere il sale con la restante parte di acqua: lavorate l’impasto per una decina di minuti o fino a che si stacca dai bordi della ciotola, quindi trasferitelo sul piano di lavoro e continuate fino a quando non diventi liscio ed omogeneo.
Riponete in ciotola l’impasto e coprite con un canovaccio pulito. Lasciatelo lievitare per un paio di ore, poi capovolgetelo sul piano di lavoro infarinato, formate la pagnotta e riponetelo in un cestino rigapane o in un cestino di vimini ricoperto con un canovaccio infarinato.
A questo punto, potete mettere in frigorifero, aspettando che lieviti abbastanza da raggiungere il bordo (1 ora e mezza circa). Ora potete, potete preriscaldare il forno alla massima temperatura, mettere un pentolino di acqua per il vapore che aiuterà a dorare la crosta della pagnotta e praticate dei piccoli tagli sul pane con una lametta.
Infornate e lasciate cuocere per 15 minuti, poi abbassate la temperatura a 200 °C, lasciando cuocere bene per altri 30-35 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su una griglia: ricordate di tagliare il vostro pane al farro solo quando è completamente freddo.

Se anche voi volete imparare tutti i segreti della pasta madre vi consigliamo i libri e i corsi di Antonella Scialdone per vantare rinfreschi ad opera d’arte!

 

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