Chi è stato in Giappone, o ha avuto la fortuna di essere invitato a cene tradizionali in casa di giapponesi, sa che prima di ogni pasto un coro si leva sulla tavola: “itadakimasu”, un’espressione per augurare ai conviviali buon appetito nella traduzione più conosciuta, ma che letteralmente significa “io ricevo qualcosa” e che quindi rappresenta un modo per ringraziare gli dei per il pasto ricevuto, la natura per averlo offerto e chi lo ha cucinato per la cura che ha messo nel prepararlo.

Il cibo è sempre il punto di incontro tra storia, tradizioni, religione e territori e in Giappone tutto questo è ancora più amplificato da atmosfere magiche e sapori forti e al contempo delicati .

Non è un caso che rientrando da un viaggio dal Sol Levante si senta la nostalgia della cucina tradizionale e dei sapori che aprono le porte della memoria ai ricordi.

Ma non arrendetevi troppo facilmente: grazie ai prodotti Coop potrete come per magia ritornare a percorrere i vicoli caratteristici di Gion a Kyoto o le piccole botteghe che si nascondono tra i grattacieli di Shibuya a Tokyo.

Non vi resta che armarmi di un ottimo manuale di cucina giapponese alle Librerie.Coop, comprare qualche prodotto Coop e sbizzarrirvi con la cucina tradizionale giapponese, creando manicaretti e perfino Harumi Kurihara, star della cucina casalinga made in Japan, sarà fiera di voi!

Ramen vegetale per una ciotola di armonia

Se volete fare da soli gli udon in casa vi consigliamo di seguire la ricetta dello chef Hiro, altrimenti su molti siti potrete comprare quelli già pronti e anche altri ingredienti che serviranno per questa ricetta come le alghe, la salsa di soia e il miso. Quando andate alla vostra Coop preferita ricordate di prendere il tofu Vivi verde e mettere un panetto a marinare la mattina con 2 cucchiai di acqua, 2 di salsa di soia e qualche foglia di prezzemolo. Durante la giornata preparate un confortevole e caldo brodo vegetale con le verdure e il miso. Quando sarò pronto potrete cuocere dentro i vostri udon: preparatevi la vostra casa si riempirà di profumo e di calore! Seguite il tempo di cottura degli udon e versate il tutto in una ciotola capiente, aggiungendo il tofu tagliato a tocchetti e alcuni pezzi di alga nori. Armatevi di bacchette e mangiate tutto ben caldo, senza dimenticare di fare rumore mentre li mangiate: in questo modo dimostrerete di aver gradito!

Sushi mon amour

Se anche voi siete sushi lovers, se pensate che i piatti tipici della cucina milanese siano il risotto, le cotolette e il sushi, se quando si parla di barche vi viene l’acquolina in bocca pensando alla Gaoominy sushi boats, allora avete solo tre possibilità:

1. Imparare a fare sushi con la ricetta di Harumi Kurihara, comprando il riso tradizionale giapponese, la salsa di soia e il salmone Vivi verde Coop
2. Comprare alla Coop o su EasyCoop vaschette di sushi fatto da mani esperte
3. Andare ogni giorno a fare pausa pranzo in un Buona pausa Coop

L’importanza è mangiarlo spesso e con piacere, e se pensate di fare uno sgarro alla dieta, ricordate che state facendo il pieno di Omega 3!

Chirashi vs sushi: sfida all’ultimo salmone

Il Chirashi è l’apostrofo rosa tra le parole riso e sushi: un piatto tipico giapponese molto versatile perché può essere considerato un cibo di strada o un piatto di lusso. Chirashi significa "riso sparpagliato alla maniera di Tokyo" e è una ciotola di riso con sopra pesce, in genere salmone, ma anche tonno e pesce spada. Basta cucinare il riso con il kombu arricchirloo con pesce, verdure, avocado e semi di sesamo o girasole: un piatto leggero, colorato e da gustare già solo con gli occhi.