Il melone è uno dei simboli dell’estate, ma è anche finalista sul podio nella gara dei frutti più amati da grandi e piccini per la sua dote rinfrescante e per il sapore dolce. Forse però non tutti sanno che il melone può essere considerato “il cugino” delle zucchine, dei cocomeri e dei cetrioli, perché tutti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae.

Ma da dove arriva il melone? C’è chi dice che sia originario dell’Africa settentrionale, e chi dell’Asia medio-orientale, ma in questi casi Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historia” corre sempre in nostro soccorso, raccontandoci che furono gli Egizi a esportarlo in Europa!

Chissà quale sia la verità, ma di sicuro sappiamo che è stato un frutto amato in ogni periodo storico: Diocleziano lo citò in un suo editto, e Alexandre Dumas era così appassionato che propose uno scambio alla biblioteca della cittadina di Cavaillon: le sue opere (circa 400 volumi) in cambio di una fornitura di 12 meloni all’anno!

Ma sono tante le curiosità che i nostri soci e clienti hanno sul melone e noi abbiamo deciso di svelarle tutte con Pietro Terlingo, Responsabile Settore Ortofrutta di Coop Alleanza 3.0. Pronti a scoprire tutti i segreti sul melone?

Benjamin Franklin disse “Uomini e meloni sono difficili da conoscere", proprio perché è sempre difficile riconoscere un buon melone a “scatola chiusa”. Svelaci il segreto per comprare il melone più buono!

Per riconoscere un melone maturo, resta sempre valido il trucco di bussare leggermente sulla sua superficie con la mano stretta a pugno: se si ottiene un suono sordo, il melone è giunto a maturazione. Se invece il frutto trasmette un rimbombo vuoto, significa che non è ancora pronto per essere gustato. Fate anche attenzione all'odore del melone: se risulta profumato, probabilmente è già maturo. Infine ricordate di osservare il picciolo: se è tenero e tende a staccarsi, il melone è pronto!

Come è bene conservarlo se non siamo riusciti a mangiarlo tutto?

La temperatura di conservazione del melone non deve mai scendere sotto i 5 gradi. È dunque bene riporre il melone ancora chiuso nella parte meno fredda del frigorifero. Una volta aperto, il melone può essere conservato facilmente dopo aver rimosso la buccia e dopo averlo affettato o suddiviso in cubetti. Consiglio anche di riporre il melone in un contenitore per alimenti o in uno scolapasta inserito all'interno di una ciotola, da riporre in frigorifero. Invece, se il melone ancora chiuso non risulta ben maturo, consiglio di lasciarlo riposare a temperatura ambiente.

Quante varietà di meloni abbiamo nei nostri negozi e a quale corrisponde quello che vanta l’etichetta Origine Coop?

Il melone ha numerose varietà e quelle che possiamo trovare nei nostri negozi sono:

1. Meloni come frutti (raccolto a maturazione):
   • melone cantalupo di media grandezza, superficie liscia, polpa giallo-aranci
   • meloni retati di media grandezza, polpa bianca, giallo-verde, con superficie reticolata
   • meloni d'inverno con polpa biancastra o rosata e buccia liscia
2. Melone come ortaggio (raccolto prima della maturazione)
   • barattieri
   • caroselli utilizzati come i cetrioli.

Non dimenticate che melone retato Coop Origine e il melone liscio Fior fiore sono due eccellenze che vi consigliamo di assaggiare!

Dacci una ricetta imperdibile con il melone Origine Coop come ingrediente principale.

Vi consiglio gli spiedini di melone e feta, farli è semplicissimo: vi basterà prendere della Feta Fior fiore Coop, un Melone Origine Coop e qualche foglia di rucola. Tagliate il melone a metà, pulitelo e con un porzionatore di gelato ricavate tante sfere, poi dividete la feta in quadrati di circa 2 cm di lato. Prendete 12 stecchini per spiedini e inserite alternati feta e melone con un paio di foglie di rucola piegate in due. Una volta completati gli spiedini potete decorarli con qualche goccia di crema di aceto balsamico Fior fiore o dell’olio extravergine di oliva Coop. Gli spiedini di melone, feta e rucola sono un fresco antipasto estivo ma si potranno utilizzare anche come accompagnamento per un aperitivo, infilzati dentro alla calotta di mezzo melone poggiato sulla sua parte piatta.