Incoronazione di spine (1629)
EDIZIONE SPECIALE
SI E' VOTATO
DAL 8 MARZO AL 7 APRILE
L'opera e il suo restauro
Grazie ai soci che hanno votato per il restauro di questa opera d'arte
Le fasi del restauro in sintesi
- Indagini preliminari
- Pulitura
- Stuccature e riempimenti
- Integrazioni
- Consolidamento
- Applicazione del protettivo
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Dettagli opera
Storia dell'opera
Il dipinto proviene dalla chiesa di Sant'Orsola a Mantova, all'interno della quale decorava, insieme ad altre tre tele dedicate al tema della Passione di Cristo, le pareti laterali della cappella dedicata a santa Chiara. La composizione dell'Incoronazione di spine è ripresa da un dipinto di Ludovico Carracci, in origine destinato alla certosa di San Girolamo di Bologna e oggi conservato presso la Pinacoteca Nazionale della medesima città. Nel rielaborare questo prototipo, che pure è seguito alla lettera, la pittrice accentua il contrasto chiaroscurale per porre in enfasi l'intensa carica emotiva della scena raffigurata.
L’opera fa parte della collezione:
La vita dell'artista
L'autrice del dipinto giunse a Mantova nel 1614 al seguito del fratello Domenico Fetti, chiamato dai Gonzaga come pittore di corte. Aveva già appreso l'arte pittorica nella bottega romana del padre Pietro: saper dipingere era certamente un'abilità insolita per le donne dell'epoca. Divenne monaca, abbandonando il nome di Giustina per Lucrina ed entrando nel monastero di Sant’Orsola, istituzione religiosa fortemente voluta da Margherita Gonzaga. Le sue opere si caratterizzano per i temi religiosi - alcune sue opere furono esposte nel convento e nella chiesa di Sant’Orsola - e per la presenza di ritratti: negli appartamenti privati di Margherita Gonzaga erano conservati ed esposti sette suoi dipinti aventi per soggetto la stessa Margherita e altre donne della famiglia Gonzaga.