Cani al lavoro

I grandi risultati del legame che si crea fra uomo e animale

Amici di casa Animali Consigli 07 febbraio 2020

I nostri amici a quattro zampe hanno tante abilità che possono essere di aiuto all’uomo, a volte mentre affrontiamo i normali problemi di addestramento della vita quotidiana, come convincere il cucciolo a farsi mettere il guinzaglio, oppure farlo scendere dal divano e smettere di abbaiare ai vicini, sembra impensabile che proprio lui possa diventare un partner insostituibile e salvavita per tante persone. Eppure è proprio così. Questo è possibile grazie allo speciale legame che si crea fra uomo e animale e all’addestramento, un prezioso percorso fatto insieme che permette al cane di affinare le proprie doti. Vediamo quali sono i principali impieghi dei cani con addestramenti speciali, si tratta di esemplari di razze diverse che compiono i loro training in varie strutture italiane o estere per raggiungere grandi risultati.

Cani di salvataggio in acqua

Cominciamo dai cani addestrati per salvare vite umane in acqua, che agiscono in situazioni di pericolo in fiumi, laghi e in mare. Le razze più adatte sono naturalmente quelle predisposte all'acqua, ma non solo, per essere considerato idoneo, il cane deve raggiungere un peso minimo di 20 chilogrammi e deve avere un fisico adatto al traino. Deve essere forte e in grado di sopportare la fatica di trascinare il corpo di un bagnante in difficoltà. Inoltre, elemento fondamentale è il pelo: in particolare nelle regioni fredde ci si affida a razze come i Terranova, che possiedono un doppio strato di pelo. I cuccioli cominciano ad apprendere i richiami e ad essere sottoposti a prove di salvataggio tra uno e i due anni di età quando sono abbastanza grandi per praticare sport acquatici o nuoto. Le razze particolarmente predisposte sono Labrador, Terranova, Golden Retriever e Perro de agua spagnolo che ha anche zampe perfette per il nuoto.

Cani del soccorso alpino

Il cane addestrato per l’unità cinofila di soccorso alpino viene allenato fin da cucciolo a cercare persone disperse, come se fosse un gioco, attraverso simulazioni sul campo e preparato ad affrontare e riconoscere tutte le condizioni ambientali in cui dovrà svolgere le operazioni di soccorso, in montagna, su terreni difficili e innevati. Serve un allenamento quotidiano per mantenere in forma l’animale, perché riesca ad affrontare la fatica di lunghi percorsi di ricerca. Le razze che si sono dimostrate più adatte possono essere i Border collie e pastore tedesco, pastore belga o Golden retriever.

Cani della polizia e cani militari

Svolgono varie attività importanti per la sicurezza dei cittadini: come la ricerca di esplosivi e sostanze stupefacenti, i presidi per l’ordine pubblico e la ricerca di dispersi. A motivare il cane durante l'addestramento è sempre il forte legame con l’addestratore, il gioco guidato e a volte, come nel caso dei cani antiesplosivo, le crocchette.

Cani antiesplosivo

Non serve una grande prestanza fisica ma piuttosto un buon carattere e magari la propensione alla ricompensa, che riceverà a fronte del proprio lavoro. I cani che possiedono gran fiuto e voracità sono l'ideale per fiutare esplosivi. L'addestramento iniziale si basa sul gioco, una volta che il cane riconosce l’odore specifico degli esplosivi si siede e aspetta la ricompensa: le crocchette di cibo. Questo metodo di addestramento è lo stesso utilizzato dall'agenzia governativa americana che si occupa di antiterrorismo, armi da fuoco ed esplosivi. Tra le razze canine, il Labrador ha una grande capacità di fiutare gli esplosivi, anche in complicati nascondigli, tanto che il suo naso può essere paragonato ad un sofisticato laboratorio.

Cani antidroga

Anche il cane antidroga è per natura giocherellone, ma deve avere un atteggiamento possessivo per conquistare la pallina o il fantoccio con il quale gioca. Alla base dell'addestramento dei cani che svolgono servizio antidroga c'è il gioco e l'odore viene associato al divertimento. A differenza del cane antiesplosivo, che si siede quando fiuta l’ordigno, il cane antidroga, in presenza di sostanze stupefacenti, viene spesso incitato a scavare.

Ordine pubblico e polizia giudiziaria

Il cane impiegato nei servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico è ubbidiente, forte e ha un carattere dominante. Deve essere un giocherellone, ma deve mantenere freddezza e distacco anche nelle situazioni critiche come controlli e posti di blocco, oppure in attività che richiedono concentrazione e obbedienza. Il loro servizio è il meno duraturo, al massimo 8-9 anni, perché si svolge spesso tra la folla, al freddo, sotto la pioggia.

Ricerca e soccorso pubblico

I cani per la ricerca e il soccorso pubblico non devono avere una grossa corporatura ma devono essere agili, camminare su terreni impervi e coprire vaste aree. Le razze adatte a questo servizio devono poter camminare per ore sui terreni più diversi come sulla sabbia, nei boschi o in mezzo alle macerie. Possono essere pastori tedeschi o Border collies. Si tratta di un addestramento ad annusare in aria e non a terra, inoltre per individuare l'odore umano il cane deve essere molto motivato, perché lungo il percorso potrebbe essere distratto da molti altri odori. Anche qui, la determinazione è motivata dalla gratificazione del suo conduttore, quando riesce nell'impresa. Spesso nella ricerca di latitanti, di vittime di sequestri o di persone disperse o sepolte sotto neve o macerie, i cani possono essere anche calati a doppia corda con il conduttore nei dirupi o in luoghi difficilmente accessibili.

Non sono solo eroi nelle situazioni pericolose, ma possono essere utili a persone con diverse problematiche mediche, sostenendo e guidando persone cieche, aiutando la terapia di bambini autistici e anziani con demenza senile, alcuni sono in grado persino di fiutare il cancro o segnalare crisi ipoglicemiche del proprio padrone. Tutto merito del rapporto speciale fra addestratore e cane e delle doti naturali di questi animali.

Cane guida per ciechi

Addestrare un cane per ciechi significa cercare un esemplare perfetto, dal punto di vista genetico e comportamentale, perché dovrà essere un prezioso compagno e una guida fidata. Una volta identificato il cucciolo viene affidato a una famiglia, che viene chiamata Puppy Walker, fino all’anno di età per abituare il cane ai ritmi, ai rumori, agli stimoli e agli imprevisti di una vita familiare. La consegna alla persona non vedente che diventerà il suo padrone avviene dopo circa sei mesi di addestramento, superati tutti i test. Dopo di che comincia un percorso insieme di crescita e conoscenza reciproca.

Cani per epilettici

Ad oggi sono solo alcuni esemplari addestrati per aiutare pazienti epilettici e avvertirli quando sta per sopraggiungere una crisi, ma questo metodo si è rivelato efficace. Una delle tracce identificate è l’odore, ma anche il riconoscimento di un comportamento particolare che precede la crisi, segni lievi come la frequenza cardiaca, il diametro pupillare, che però questi cani sono in grado di rilevare. Neppure con un elettroencefalogramma è possibile farlo. L’attaccamento e il legame uomo-animale sembrano essere condizioni necessarie. Questo permette ai pazienti epilettici di mettersi in sicurezza e prepararsi alla crisi. Inoltre i cani hanno anche altre funzioni e sono potenti mediatori che favoriscsono il legame sociale dei loro padroni, penalizzati dalla malattia.

Cani per diabetici

Lo stesso procedimento è alla base dell’addestramento di animali per fiutare episodi di ipoglicemia e aiutare i padroni a gestire meglio il diabete. Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge, è possibile grazie a una molecola “spia” nel fiato dei pazienti, addestrare il cane a riconoscere l'ipoglicemia (ovvero il basso livello di zucchero nel sangue) del padrone. Sapere di correre questo rischio permette di scongiurarlo assumendo insulina a dosi costanti e controllate nell’arco della giornata. Nonostante la terapia insulinica, episodi ipoglicemici inaspettati si possono comunque verificare nei pazienti diabetici e in alcuni casi può esserci perdita di coscienza e persino convulsioni se la persona non rimedia nell’immediato.

Si tratta di risultati enormi, che cambiano in meglio la vita delle persone. Ma cosa possiamo fare con il nostro cucciolo? Nel quotidiano non dobbiamo rinunciare ad addestrarlo, perché l’addestramento è un modo di rapportarsi al proprio animale, un dialogo più maturo che permette un rapporto di conoscenza reciproca. Abbiamo chiesto a Stefania Gioria, educatrice cinofila di Pink82 perché è importante non rinunciare a questa opportunità per migliorare la nostra vita e quella del cane.

Perché è importante educare il proprio cane?

Al giorno d’oggi è indispensabile educare il nostro cane perché Fido ci segue ovunque ed è importante, sia per noi che per lui, insegnargli ad affrontare al meglio tutte le situazioni. Un cane educato non avrà problemi ad accompagnarci al ristorante, senza richiedere cibo da tavola; un cane educato non salterà addosso agli ospiti quando entrano in casa e, all’occorrenza, saprà stare a casa da solo senza distruggere il mobilio. L’educazione va di pari passo con l’equilibrio e un cane più equilibrato saprà anche rapportarsi meglio con le altre persone e con gli altri cani. Ricordiamoci che l’educazione cinofila si riferisce non solo al cane, ma anche al proprietario andando a correggere tanti comportamenti che non aiutano Fido.

Come nasce e che caratteristiche ha il rapporto fra cane e conduttore?

Il cane e l’uomo lavorano insieme fin dall’antichità e proprio la loro capacità di unire le rispettive doti gli ha permesso di crescere ed evolversi come squadra. Il primo tipo di addestramento è stato quello dei cani da pastore, che ha soddisfatto l’esigenza di aver un cane con un olfatto e un udito particolari per aiutare a gestire il gregge e per combattere eventuali intrusi umani o animali. Questa evoluzione, col tempo, ha portato il cane a specializzarsi in attività ludiche e di lavoro. Per quanto riguarda i cani da lavoro, sarebbe sempre bene iniziare con un aspetto ludico e far accrescere le competenze di Fido in maniera graduale e non troppo invasiva, in modo tale che il cane non veda l’attività come un lavoro ma come gioco, nel massimo rispetto dei nostri amici a quattro zampe. Il lavoro del cane dovrebbe essere visto da lui come un’attività di collaborazione con l’uomo, che gratifichi il suo aspetto sociale. Nella coppia cane-conduttore è fondamentale la reciproca fiducia in quando ci si trova a lavorare spesso in contesti di stress e in ambienti a volte pericolosi. Tale fiducia si costruisce e si rinforza sempre di più col passare del tempo.

Fonti

www.scuolacanisalvataggio.it

www.soccorsoalpinotrentino.it

www.poliziadistato.it

www.caniguidalions.it/cane-guida

www.ok-salute.it/benessere/i-cani-possono-fiutare-una-crisi-epilettica

www.diabete.com


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