DIG Festival_Documentari Inchieste e Giornalismi

Modena, dal 18 al 22 settembre 2024 La rassegna internazionale del giornalismo investigativo e del reportage
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Il progetto

Il giornalismo di qualità torna a raccontarsi e incontrarsi nell’appuntamento 2024 con DIG Festival, la rassegna internazionale dedicata all’approfondimento e al documentario giunta alla sua decima edizione, in programma dal 18 al 22 settembre a Modena, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Dopo il successo del 2023, con oltre diecimila presenze, DIG festeggia i suoi primi dieci anni con un programma ancora più ricco: oltre cento eventi, cinque giornate e nuove location nel cuore di Modena. Il titolo scelto per questa edizione è «J’accuse»: un’espressione che indica la necessità di denunciare pubblicamente un’ingiustizia, anche quando farlo è sconveniente o pericoloso. Fu Émile Zola a usarla per primo nel 1898, nella sua celebre lettera al Presidente della Repubblica francese per difendere l’innocenza dell’ufficiale Alfred Dreyfus. Zola fu condannato a un anno di carcere per via della sua presa di posizione. 

Con il titolo «J’accuse» DIG Festival 2024 rende omaggio al giornalismo indipendente, a chi ha il coraggio di mettere «la verità prima di tutto», a chi prende posizione e ci mette la faccia. E rende omaggio alla memoria dei giornalisti che sono stati uccisi mentre raccontavano cosa succede in Palestina e più ampiamente in Medioriente

«J’accuse» ricorda a tutti che il ruolo del giornalismo, in quest’epoca di crisi e di guerra, è sempre lo stesso: denunciare l’ingiustizia, anche quando è pericoloso, svantaggioso o sconveniente. Per questo, la lectio magistralis inaugurale della decima edizione di DIG Festival vedrà protagonisti Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati, e il giornalista Christian Elia, i quali hanno scelto la locuzione «J’accuse» come titolo per il loro libro con cui invocano la fine del massacro in Palestina. La lectio di Albanese ed Elia è in programma giovedì 19 settembre dalle ore 19 nella Chiesa di San Carlo, Modena.

Durante DIG Festival 2024 si parlerà dei temi più importanti della contemporaneità - crisi climatica, estremismi e nuovi fascismi, crollo del sistema lavoro e del sistema sanitario pubblico, scenari di guerra e conflitti a Gaza e in Ucraina, disuguaglianze sociali e civili, criminalità organizzata, intelligenza artificiale e futuro di internet, attacco alla libertà di informazione - in una serie di talk gratuiti e a ingresso libero.

DIG Festival da sempre guarda anche al grande pubblico e la sua offerta di conferenze ed eventi culturali ad ampio respiro – tra cui incontri, dibattiti, presentazioni di libri, concerti e mostre d’arte – negli ultimi anni registra sempre il tutto esaurito, con la partecipazione di migliaia di cittadini che chiedono informazione e approfondimento. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, a eccezione delle proiezioni al Cinema Astra e dei concerti. 

Per info e programma: dig-awards.org

Le passate edizioni

2023

"Don't give up" è il titolo dell'edizione 2023 che aveva in programma un centinaio di eventi in quattro giorni: crisi climatica e indagine dei disastri ambientali, estremismi e guerredisuguaglianze e fine del lavoro, criminalità organizzata e libertà di informazione, futuro di Internet e nuove resistenze. Una manifestazione sempre più ricca con talk, proiezioni, workshop, teatro, arte, musica, l'assegnazione dei DIG Awards 2023 e del DIG Pitch.

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2022

Durante “DIG Festival 2022: Stay Gold” si è parlato di conflitti, propaganda e giornalismo, delle grandi crisi del nostro tempo, di autoritarismo tecnologico. Un’edizione dedicata alla memoria di Matteo Scanni – fondatore di DIG, giornalista, documentarista, a lungo direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica – prematuramente scomparso: Stay Gold, “resta d’oro”, era infatti l’invito con cui amava spronare i giovani giornalisti a rimanere incorruttibili e a continuare a cercare la verità senza scendere a compromessi.

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2021

Il ricco programma dell'edizione 2021 del Festival si sviluppa intorno a un tema, Unmute, e a otto sezioni principali, che permettono al pubblico e ai partecipanti di fruire di un’esperienza poliedrica e curata su più aree di approfondimento, per un totale di circa ottanta eventi tra proiezioni, talk, conferenze, keynote, seminari, concerti e mostre. 

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2020

Il tema della sesta edizione del DIG Festival, cui hanno aderito i principali broadcaster e agenzie indipendenti internazionali con l’invio di oltre 300 opere, è stata AGE OF FEAR: la pandemia di Coronavirus è stato l’ultimo spettro di un anno drammatico, segnato da recessione, conflitti armati, migrazioni, ingiustizie sociali, scandali fiscali, emergenze climatiche. È questa paura, in tutte le sue declinazioni, che è stata scandagliata con la forza dell’indagine giornalistica. Quattro giorni di proiezioni, incontri, concerti, mostre e momenti di formazione pensati insomma per recuperare il senso e le ragioni profonde di quello che ci accadeva intorno.

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